mania moto

Buon giorno a tutti! Mi chiamo Luca Monzo e ho 12 anni, questo è il mio primo blog. Sono nell' aula di informatica della scuola media di Vertemate. Mi piacciono molto le moto e infatti ho dedicato il mio blog ai bolidi. Questa idea del blog l'ha ideata la prof. Cerrato. Abito a Casnate con Bernate in provincia di como. Vi parlero delle mie moto preferite di bassa e alta cilindrata, ci saranno anche le foto! Mi piacciono anche le auto elaborate ma non so molto. ciao a tutti.

Friday, April 13, 2007

Yamaha YZ 125

Una delle più belle e potenti motocross in circolazioe è sicuramente la Yamaha YZ 125.
YZ125 è una moto a 2 tempi che riscuote un notevole successo tra i piloti che decidono di continuare a guidare moto a 2 tempi, per accumulare esperienza. C’è anche uno zoccolo duro di appassionati di tutte le età che sono semplicemente attratti dalle prestazioni scattanti e adrenaliniche dei motori 125 a 2 tempi! Grazie al peso contenuto e alla potenza del brillante motore YZ125, è un osso duro anche per le moto di cilindrata superiore, specialmente sui tracciati più stretti, dove l’agilità conta più della potenza pura. Ecco come i tecnici Yamaha hanno definito questa moto.
Un mio amico possiede questa moto, ed è molto fiero dell’acquisto fatto, perché anche se ha apportato delle modifiche (centralina, marmitta, pacco lamellare) dice che è molto potente. L’unico “difetto”, sempre se si può considerare tale e che bisogna girare sempre a regimi alti se si vuole avere la potenza e gestibilità massima.. Io non l’ho provata, ma solo vedendolo quando la usa, penso che abbia proprio ragione.
Il motocross mondiale è diviso in due sezioni: MX1 e MX2. L’anno scorso in tutte e due le classi hanno vinto Everts e Cairoli, tutti e due in sella a una Yamaha YZ-F.
Devo dire che è una gran bella moto, ed è una delle moto che desidererei.

Questa è la scheda tecnica, e solo a vederla si può capire le sue grandi qualità.



Motore
-
Tipo
Monocilindro, 2 tempi
Raffreddamento
A liquido
Cilindrata
124 cc
Alesaggio x corsa
54 x 54,5 mm
Rapporto di compressione
8,6-10,7:1
Potenza massima
nd
Coppia massima
nd
Lubrificazione
Premiscelata
Alimentazione
Mikuni TMX38
Accensione
CDI
Avviamento
A pedale
Trasmissione
Catena
Distribuzione
con YPVS
Cambio
6 marce, sempre in presa
Capacità serbatoio carburante
8 litri
Quantità olio
0,7 litri



Ciclistica
-
Telaio
Doppia culla in alluminio
Sospensione ant.
Forcella telescopica
Sospensione post.
Forcellone oscillante a leveraggio progressivo
Freno ant.
Disco 250 mm
Freno post.
Disco 245 mm
Pneumatico ant.
80/100-21 51M
Pneumatico post.
100/90-19 57M
Escursione ant. (mm)
300
Escursione post. (mm)
315



Dimensioni
-
Lunghezza (mm)
2.139
Larghezza (mm)
827
Altezza (mm)
1.318
Altezza sella (mm)
998
Interasse (mm)
1.443
Distanza minima dal suolo (mm)
388
Peso a secco (kg)
86



MONOWHEEL'S TEAM

Questa estate ad alcuni miei amici è venuta l’idea di creare un team, per fare delle evoluzioni in moto. Hanno deciso di chiamarlo Monowheel’s team cioè il team del monoruota! I ragazzi che fanno parte del team sono: Heinz (Alessandro), Figio 90 (Alessio), Boris (Fabio), Otty (Ottavio), Carmichael 89 (Andrea),Obyoby (Roberto), DVD 11 (Davide) ed Emaz (Emanuele).
Agli inizi, bisogna ammettere che non erano molto bravi. Riuscivano solo a fare pochi metri di impennata e di stoppie non ne parliamo proprio. L’unico che riusciva un po’ era Heinz e Figio90. Dopo tanti allenamenti durante tutta l’estate, oggi sono davvero bravi. Sono tutti molto abili, sia in impennate di vario genere sia negli stoppie. Heinz è il migliore in stoppie e nelle pinne, anche perché ha sia l’hand brake, e la pinza del freno davanti maggiorata. Oltre che a fare stunt sono bravi anche nel motocross. I crossisti del team sono Figio90, Heinz e Carmichael 89 rispettivamente con le moto Yamaha yz125. KTM sxs125, Honda cr125. Alcuni mesi fa hanno fatto delle maglie del team sia come T-Shirt, sia come maglie da cross. Ad aprile è uscito il primo film del monowheel’s team intitolato MWT - The Lost Brains!
Apprezzo molto questi ragazzi, perché non fanno come alcuni che vanno a fare stunt in stada., loro invece vanno sempre in aree private. Un altro aspetto positivo di loro è che non si reputano i più bravi, ma si impegnano sempre nel migliorare le loro tecniche. Ciao e buon stunt a tutti!

Friday, March 16, 2007

OFF ROAD SCHOOL

Sabato 10 marzo, sono andato a fare un corso di motocross organizzato dall’Husqvarna, alla pista internazionale della Malpensa. Appena arrivato sono andato subito a prendere l’abbigliamento adatto per fare il corso: pettorina, ginocchiere, maglia, pantaloni. Il casco e la mascherina li avevo già, perché li indosso quando vado con la mia moto nella cava dove lavora mio nonno. Dopo essermi cambiato, sono andato a vedere che modelli di moto che ci davano. Ho visto che su una moto c’era scritto un cognome di uno che doveva fare il corso. Allora mi sono messo a cercare il mio cognome, e con mia grande gioia, l’ho visto scritto su una moto nuova! Da lì in poi non mi sono più allontanato dalla moto. Verso le 10 gli istruttori ci hanno spiegato come muoverci sulla moto. Dopo la spiegazione siamo andati in pista. Ci hanno fatto fare 2 o 3 giri per prendere confidenza con la moto. La mia moto era un wr 125 e devo dire che era molto potente. Poi, ci hanno spiegato come affrontare alcune curve e alcuni salti in curva. Ho trovato un po’ difficile affrontare il salto in curva, perché mentre si era in salto, bisognava spingere su una pedana per piegarla e farla girare. Dopo la spiegazione, abbiamo girato per una mezz’oretta, dopodiché a mezzogiorno siamo andati a mangiare. All’una abbiamo ricominciato, e abbiamo girato in tutta la pista, perché prima ne avevamo usata solo una parte. Ho girato abbastanza veloce, anche perché riuscivo a stare dietro ad alcuni che facevano le gare. Alle 4 ho smesso perché mi facevano male le braccia e le gambe per tutti i salti fatti.
E’ stata una bellissima esperienza che voglio ripetere il prima possibile. Anche i salti che si facevano erano molto alti, e molto diversi da quelli che faccio con la mia moto in cava.
Ora sto convincendo mia mamma a comperarmi la moto da cross, così ogni domenica posso andare a girare in pista.

Friday, March 02, 2007

supercross

Il Supercross deriva a grandi linee dal più antico motocross ma ne ha ereditato notevoli modifiche. Innanzitutto il Supercross è uno sport che si pratica, generalmente, al chiuso e non su circuiti aperti come nel caso del suo antenato. Le gare di supercross, controllate dall'associazione American Motorcyclist, comprendono manche di qualificazione, di ripescaggio, semi-finali e finali alla fine delle quali viene eletto il vincitore. Si tratta di elementi non presenti nelle competizioni del motocross. I piloti di questa specialità sono più tecnici e pronti di riflessi di quelli del motocross, ma soprattutto molto più dotati fisicamente per essere in grado di sopportare la fatica dovuta ai continui salti, dossi e woops. Anche le moto, per gli stessi motivi, sono più robuste e dotate di sospensioni capaci di sopportare le incredibili altezze dei salti che devono effettuare i piloti. Uno dei grandi piloti di supercross è sicuramente James Stewart chiamato Bubba dai tifosi. Altri grandi piloti sono Ricky Carmichael, Travis Pastrana.

Friday, February 23, 2007

tony cairoli

Antonio Cairoli, nato a Patti (Messina) 23 settembre 1985

Antonio Cairoli chiamato da tutti i suoi tifosi Tony, ci racconta qualcosa della sua vita da crossista…
…Quando era giovane, mio papà Benedetto aveva una Vespa e una Lambretta ed era sempre a fare sfide di velocità per le strade intorno a Patti. Nessuno riusciva a batterlo e una volta gli proposero di gareggiare sul serio, in pista. Ma nonno Antonio gli vietò categoricamente di correre e ci rimase malissimo. Così ha trasmesso a me la sua passione per le moto: sono il primo figlio maschio (ho tre sorelle più grandi, Antonina, Mara e Sara). A quattro anni mi ha messo su una Italjet 50 da minicross, e nella piccola pista davanti casa ci giravo per ore. A sette anni, la mia prima gara nel regionale minicross, con un Lem 50. Alla seconda gara di minicross la mia prima vittoria…
Al mondiale motocross, classe 125, sono arrivato nel 2002: tre gare. Per me era l’avverarsi di un sogno, quasi non potevo credere di essere in mezzo a quei campioni che seguivo da quando ero bambino. A Genk, la prima, non mi sono qualificato e la mia gara d’esordio è stata Loket, Repubblica Ceka. Quell’anno si correva su manche unica. Per me neanche un punto, ventunesimo! In Russia mi sono qualificato e ritirato. E’ stata comunque una bella esperienza, che è servita a capire le difficoltà e il livello del mondiale. Nel 2003 ho partecipato atre gran premi (Italia, Belgio e Germania) sempre con il Team Honda Tiscali di Paolo Martin ma non mi sono mai qualificato.
A fine 2003 sono arrivato nel team di Claudio De Carli, trasferendomi a Roma. Mi sono subito ben ambientato con il team e con la Yamaha 250 quattro tempi. Con Federici e Monni abbiamo svolto una preparazione invernale, programmata da De Carli, molto importante, in parte a Roma e in parte sulla sabbia belga. Già alle prime gare stagionali, gli Assoluti d’Italia, mi sentivo in ottima condizione e ho capito che il mio livello e quello della moto, molto competitiva, promettevano bene anche per il campionato mondiale....... il resto è storia recente!



Friday, January 20, 2006

Dakar 2006

La Parigi Dakar, la celebre gara che si è conclusa, qualche giorno fa, nel deserto del Sahara, è senz’ altro un appuntamento emozionante ma anche molto pericoloso per chi vi partecipa e per chi assiste. Sono frequenti, al telegiornale le notizie di qualche caduta mortale che vede vittime i piloti. E’ successo anche pochi giorni fa.
Fabrizio Meoni, non è morto a causa di una caduta, ma per arresto cardiaco. Quest’anno, in più, sono capitate gravi disgrazie anche a persone che non erano nelle squadre in gara. Due camion in corsa hanno investito e ucciso due ragazzi giovanissimi con grande dolore di tutti.
Questo capita perché la Dakar passa vicino ai villaggi, anche se era stato stabilito un limite di velocità a 50 km/h, proprio per evitare questi incidenti.
La Parigi – Dakar resta comunque una gara affascinante. Si gareggia in moto, con le auto e con i camion.
Si attraversano molti stati dal paesaggio desertico come Mauritania e il Burkina Faso. Si attraversano dune del deserto, percorsi stretti e pieni di sassi e strade sterrate nella savana.
Il limite della velocità è ormai per tutti a 150km/h, per evitare incidenti o cadute mortali.
Per questa edizione, vincitore della categoria moto è Sala con la KTM.

Friday, January 13, 2006

Re delle Gandine

Re delle Gandine
Così è soprannominato Mirko, il campione nazionale di trial nato a Casnate con Bernate il 30-03-1971.

-Come è iniziata la tua passione per le moto?
-La mia carriera è iniziata grazie alla passione di mio padre per le moto.

-Con cosa hai incominciato a gareggiare, prima delle moto? -Prima d’iniziare con le moto ho gareggiato con mio fratello Dario, abbiamo ottenuto discreti risultati in ambito nazionale nel BMT(bici trial), riuscendo anche a partecipare a prove di Mondiale.

-In che anno hai incominciato a gareggiare con le moto?
-Nel 1985 ho iniziato con le moto partecipando a gare di Campionato Regionale e qualche prova di campionato Italiano in sella ad una Fantic 50.

-Con che moto gareggi?
-Con la sherco 2t 2005

Friday, December 02, 2005

La mostra eicma

Domenica scorsa sono andato a Milano a vedere la mostra di moto EICMA. Mi è piaciuta molto, perché, oltre ad ammirare tutte le nuove moto, si poteva anche salirci. Sono salito su quasi tutte le moto, ma quelle che mi sono piaciute di più sono state le hypersport, anche se ho apprezzato anche tutte le altre, come i TM racing, gli Husqvarna, la Yamaha, la Kawasaki e molte altre. Sono anche riuscito a vedere degli spettacoli di trial, di motocross e numeri in generale all’aperto. Conoscevo un centauro che pratica il trial. E’ il figlio della cartolaia ed è campione nazionale. Ho fatto anche un giro sulle minimoto e, anche se erano elettriche, mi sono divertito. C’erano anche delle moto importanti come quelle con cui Valentino Rossi ha ottenuto molte vittorie, quella di Capirossi, quella di Edwards, quella di Nakano, di Hayden, di Pedrosa e di Dovizioso, insomma tutte le moto dei grandi campioni. Per me, queste mostre non servono solo per scopi commerciali, ma anche per permettere al pubblico di ammirare tutti i bolidi di oggi. Per chi non ne ha ancora abbastanza, a dicembre c’è il Motorshow a Bologna. Vi consiglio di andarci, perché è un appuntamento di livello nazionale.
Ciao a tutti Luca